The magic exists, the wizards not.

God exists, but not without someone in a position to thinking it.

A hen makes more company than a dressed dog, and it poo an egg a day.

The train is wonderful as the bus, but on the short distances the bike and the feet are better than an orgasm, compared to a car.
In night it makes dark. but not for the other half of the world.

In a soccer game between philosophers the Greeks will win.

Informazioni personali

earth, milkyway
La magia esiste, i maghi no. Dio esiste, ma non senza di qualcuno in grado di pensarlo. Una gallina fa più compagnia di un cane vestito con il giubbino. E fa un uovo al giorno. Il treno è meraviglioso come il bus, ma sulle brevi distanze la bici e i piedi sono meglio di un orgasmo, paragonati all'auto. Di notte fa buio. ma non per l'altra metà del mondo. In una partita di calcio tra filosofi vincono i greci.

martedì 4 giugno 2013

Il signor Busi.

passato dentro, vecchio, vecchiaccio. Tipo, pippotto, quello che ti fissa dal balcone, IL vecchio.

Tanti soprannomi, a reggere il peso di una storia silenziosa. I pettegolezzi su di te, signor Busi, sono lunghi e misteriosi: il figlio malato di mente in manicomio, la moglie morta, il tuo vecchio lavoro, e la tua malattia.

Condannato a ricordare frammenti della tua vita, ed a scordarli. a non essere più tu, a deformare il tuo essere, a mantenere il tuo carattere, ormai devastato dalle medicine. tu che guardi per ore dal balcone, che a quanto dice il tuo badante, non sai neppure più andare in bagno, o far la doccia. eppure cammini, passeggi qui e là, carcerato nella tua villa.

Paolo, il badante, è un uomo del senegal (se ben ricordo(non sono bravo, aimè, a capire le provenienze)) con moglie e due figli, il terzo in arrivo. Da quando è arrivato, e da quando il messicano, il vecchio badante, non ce piu, le cose vanno meglio. Niente piu urla a qualsiasi ora, niente più litigate con la tua segretaria, niente più burgman parcheggiato di fronte al cancello.

Quello scooter, paradigma del messicano, era un simbolo, un simbolo che andava e veniva, che portava dentro e fuori, che portava la moglie o il figlioletto. Grandi discussioni, pure tra lui e la badante.

Da quando ce paolo, il silenzio, regna. è strano, dopo tanto tempo.

Paolo segue anche il giardino, ora non sembra più una foresta, la "foresta del vecchio", come la chiamò i primi giorni.

Da quando ce paolo, il signor busi, dottore, ex apicoltore, passeggia per il giardino, guarda quello strano ragazzino di colore giocare nel suo cortile a basket, si affaccia alla ringhiera.


L'ho incontrato assieme a paolo, e parlando un poco, tutto ciò che diceva era "ho fame. non mi danno da mangiare"

Paolo conferma, è l'alzaimer, ha mangiato mezz'ora fa.



Ed ecco che esco di casa, il sole sta tramontando e sono a piedi nudi.

Lui è al cancello, mi guarda, e mi fa cenno.

Mi chiede se so chi ha messo il lucchetto sul cancello

< credo sia stato il suo badante >

"perchè?"

< lei sà che paolo è il so badante nò?>

mi risponde sommesso, quasi scocciato e con della vergogna, di si. gli chiedo come si comportava con lui, ma non ottengo nulla di sincero

"normale"

...

< Paolo, ha messo questo lucchetto perchè lei era uscito di casa senza avvisare, ricordo che era andato a ponte san pietro, alla banca, per chiedere chi usava la sua pensione. è stata la dipendente della banca ad avvisare. Paolo per cercarla è partito di fretta con la macchina, e ha fatto un incidente. credo si sia spaventato talmente da pensare che questa sia la soluzione >

"ma non è giusto, è mai possibile che io sia qui rinchiuso, per quanto rimbambito ho il diritto ad andare a prendere dei pani o uscire se ho voglia, non è giusto"

<io non so esattamente perchè hanno messo il lucchetto, ma dei motivi ce li avranno >

"ma non è giusto"

...

< lo so, non è giusto. ma da quando il badante è cambiato mi sembra che le cose stiano andando meglio no?>

una scrollata di spalle. i suoi occhi, il suo viso. è felice di parlare con me. Ci diciamo ancora due cose, gli dico che quando capiterà passerò, e che adesso devo andare, mi aspetta una persona.

"mi dispiace, se ti ho annoiato"

<assolutamente no, quando capiterà sarò felice di parlare ancora. buona serata!>


chiudo il cancello, saltello in casa, mentre ricordo i suoi occhi.

Nessun commento:

Posta un commento