The magic exists, the wizards not.

God exists, but not without someone in a position to thinking it.

A hen makes more company than a dressed dog, and it poo an egg a day.

The train is wonderful as the bus, but on the short distances the bike and the feet are better than an orgasm, compared to a car.
In night it makes dark. but not for the other half of the world.

In a soccer game between philosophers the Greeks will win.

Informazioni personali

earth, milkyway
La magia esiste, i maghi no. Dio esiste, ma non senza di qualcuno in grado di pensarlo. Una gallina fa più compagnia di un cane vestito con il giubbino. E fa un uovo al giorno. Il treno è meraviglioso come il bus, ma sulle brevi distanze la bici e i piedi sono meglio di un orgasmo, paragonati all'auto. Di notte fa buio. ma non per l'altra metà del mondo. In una partita di calcio tra filosofi vincono i greci.

venerdì 29 marzo 2013


voglio volare, volare a pedali. immagina la polvere, immagina l'aria ed il vento. da dove vieni, piccolo batuffolo? immagina di volare, di cadere leggero. mi sento già trasportato dal vento, mi sento già dissipato nell'infinità di un attimo. immagino di volare, di saltare dopo aver passato il confine stringendomi in piccole scale, scale di legno, strette quanto l'ombelico. lisce le pareti, accarezzano le mani ed i fianchi. un attimo solo, e corre veloce il treno per le pianure di polvere. polvere bella, polvere profumata, polvere come solo un fiore può farne. quante cose non vedo, quanta luce si accumula negli angoli delle cose, e quanta ne sposto con il mio soffio. chi sono? mi domandavo tempo fa. cosa sono? mi domando ora. la polvere, intanto, ristagna nella casa, e vuol scappare. energia, gravità, forza forte e debole. tutte cose trasportate. la luce, è quindi un fiume senza letto?

mercoledì 27 marzo 2013

giardinaggio è poesia

 sassi per le scale
 rivelano fiori induriti
 e gracili colossi
 bloccati e invasi
 da erbe ben più forti dell'abitudine.
 per questo siamo qui,
raschiando il suolo  
 abbattendo alberi
 spostando massi.
 No, non è solo per voi
 o contro di loro;
 è per chi siamo
 che costruiamo scale
 e ammassiamo sfralci.
 anche rinnegandola
lo sappiamo, è nostra natura.
 questa volta, speriamo solo
di essere le vostre api.

lunedì 18 marzo 2013

neve di marzo, frutti da parco

Infine abbiamo piantato. non si poteva far altro, le piante aspettavano, nuda radice coperta di sabbia e terra. abbiamo piantato lungo il vialetto del parco, immaginando gli anni a venire. i nomi, degni di esser contati, sono: due viti fragola rossa e bianca, una william rossa, una golden orange, una annurca, una golden rush, una carmen, una special blush. viene l'acquolina no?


mi sono coriandolato per mano di bambini, che mi hanno circondato in poco tempo, ho chiacchierato con i genitori, mentre mi davano dello scansafatiche, perchè lasciavo a Cristina scavare una buca. quando tuo figlio avrà la mia età, queste piante, se tutto andrà bene, produrranno almeno 30 kg di frutta all'anno. 




Parlando con Davide, mi ha fatto ripensare ad un cartello. dovrebbe esserci, a spiegare quel che sta succedendo al parco, e quello che sarà. che piante ci sono, la loro utilità e come fare per mantenerle, mangiarne i frutti solo a maturazione. Sta diventando qualcosa di complesso, e per non farmi sfuggire dalle mani questa opportunità, devo stare accorto. in tre non riusciremo a portare avanti tutto questo, è vero. è anche il discorso che mi fa il sindaco, ed è giusto. eppure il fare è sacro. senza il fare le parole sono porte di cristallo.Intanto,  abbiamo piantato un seme su un buon terreno.  

giovedì 14 marzo 2013

in fase di realizzazione.. SABATO 16, ore 16 si pianta! via silvio pellico 11 mozzo, oppure 3485782270




















Non rubarmi tutto questo. in 35 anni nessuno ha fatto nulla, e anche ora che senza pretese sto sistemando questo spazio, nessuno mi da una mano concretamente. tu mi stai aiutando, e ti ringrazio, ma questo l'ho iniziato io, li ho strappati e tagliati con le mie mani tutti i rovi alti, e sempre io sto costruendo le scale, con i tronchi che abbiamo tagliato assieme.  la motosega, la benzina, il tempo non li ha messi nessuno di coloro che passavano a dare buoni consigli. ricordo bene la fatica di alzarmi la mattina, con il freddo ed il maldischiena, per venire qui a tagliare rovi alti un metro, e so bene perchè lo faccio: voglio regalare qualcosa ai cittadini, voglio donargli il mio lavoro con questo gesto. ti chiedo, quindi, di non politicizzare tutto questo. questo viene da me, e sta venendo da te, non permettere che altro se non i tuoi sentimenti ti guidino in ciò che fai. 


io, annuendo, mi limito ad accordare con ciò che dice. sono bloccato da felicità ed entusiasmo, dalla forza che mi trasmette e dall'amarezza delle sue parole. è chiaro che la politica lo ha deluso spesso, e che vuole e può contare su di un genere piu pragmatico di persone. le troppe parole, lo stancano, le ascolta, ma suonano vuote, delle corazze ripiene d'aria, delle colonne d'argilla pronte a sciogliersi al primo temporale. l'ho pure letto da poco, le parole come sostitutive delle azioni che non facciamo, per paura o per pigrizia, diventano il nostro baluardo, la nostra ancora. chi poco fa ha bisogno di parlare molto.


parlare e progettare con l'amministrazione mi piace, e loro sono carichi di speranze e di idee per il futuro. eppure i burocratici tempi della politica mi stavano addormentando. il progetto qui sopra, tanto pieno e carico di parole, ha bisogno di scontrarsi con la realtà, ha bisogno della sua prova del fuoco, e grazie a te, G, il sasso ha potuto sbilanciarsi, ha potuto lasciarsi scivolare sulla rugiada, dopo tanto tentennare sulla soglia della scarpata. stiamo a vedere.







giovedì 7 marzo 2013

Piovosi giorni primaverili

non fa caldo, ma è un non far caldo profumato, umido ma dolce, sensuale: è primavera. Sono iniziati da tempo i lavori in giardino, e iniziano anche quelli oltre il giardino, in paese.


ho pensato molto, abbiamo fatto progetti, ci sono state discussioni. ora è tempo di concretizzare, di mettere mano alla realtà, di affrontare i problemi che ci saranno, e le fatiche del superarli.

Tornavo dal polaresco, dove sto cercando di avviare un progetto analogo a quello di mozzo: la zona deve essere pulita da erbacce ed infestanti, per poter accogliere ortaggi ed alberi da frutto. A Mozzo è piu semplice, l'amministrazione comunale è ben disposta nei nostri confronti, e ci lascia una buona libertà d'azione: la guerrilla garden si semi istituzionalizza. Tornavo dunque dal polaresco, e decido di fare un giro nel tombotto basso, uno dei luoghi scelti per avviare il progetto.

Con stupore e meraviglia, incontro un uomo, attrezzato e laborioso, che sta già tagliando tutti i rovi.

-hem-..ciao..-me lo lascieresti il bamboo? ci sono affezzionato!-

ah-si, ma come mai?

bhe, perchè qui ce un campetto da calcio e la palla finisce sempre nei rovi, se al posto loro ci fosse un boschetto in bamboo non ci sarebbe il problema, e poi mi piace molto..

anche a me piace, non preoccuparti, pensavo anche io di lasciarlo

(fortuna, missà che un po l'ho pure piantato io) penso tra me e me.

faccio parte di un gruppo di giovani, e pensavamo di fare proprio quello che stai facendo. anche tu hai sentito il comune?

si, mi sono proposto e mi hanno dato l'ok.

(merda, penso, e io che mi sono fatto tutte queste seghe con i progetti!!)

cavolo, è davvero un bel lavoro, se ti va potrei darti una mano. sai, pensavamo di sistemare, proprio come stai facendo, per poi piantare alberi da frutto e autoctoni

se avete voglia di aiutarmi a strappare le radici dei rovi volentieri, e se avessi anche una carriola sarebbe comoda per portare i sassi vicino ai tombini per non farli intasare. per piantare è ok, ma basta che non sia una cosa passeggera, uno sfizio del momento, perchè se no non fate altro che caricare di lavoro altre persone.

no, no! anzi, l'idea è che questo progetto ci porti a legarci di piu al posto, e poi io per almeno due anni avrò da studiare permacoltura, questa sarà in qualche modo la mia scuola!




ci salutiamo, me ne vado sorridendo, pensando a quanto è bello non essere soli, e quanto sono sciocco a farmi bloccare dal pensiero. fare è la parola d'ordine.

al comune prendo appuntamento con l'assessore all'ambiente, nel tombotto basso ci sono molti ailanti, e per toglierli debbiamo sradicarli. mi serve un piccolo scavatore.


oggi piove, in giardino ho fatto pochi lavori. le galline sono un po sopra le righe, come al solito, e mia mamma si fuma una sigaretta prima di cucinare. a breve arriverà la lettera dell' ersaf, e potrò andare a ritirare le piante, che voglio mettere al posto degli ailanti. riuscirò? riuscirò in tempo? domani vado a prendere gli alberi da frutto al vivaio, e nel weekend li pianterò. sarà il miglior compleanno di sempre, anche se dovessi scavare tutto il pomeriggio sotto la pioggia.

oggi risotto con il formaggio. da quando faccio il vegetariano la cucina è un problema. e io non vorrei essere un problema. dovrei anche sentire Gabriele, ma è così impegnato che mi sento presuntuoso a chiedergli del tempo. ma mi toccherà.


ne va della mia felicità. devo farcela.



e poi, a pensarci, forse per la prima volta, ecco, questi sono i primi profumi che ho sentito, queste le sensazioni. questi i colori. sono sbocciato pure io, seme che ero, ed ora giro giro, e finalmente, di nuovo, sento questo profumo.